La grande sinagoga e il quartiere ebraico

Il quartiere ebraico si trova a Erzsébetváros, il settimo distretto di Budapest, precisamente a Pest, sulla sponda orientale del Danubio, ed è un complesso di monumenti storici, sinagoghe, un dedalo di stradine e negozi che richiamano la cultura ebraica. Occorre ricordare che nonostante lo sterminio della Seconda Guerra mondiale, l’Ungheria è la nazione che conta tra i suoi cittadini il maggior numero di ebrei. Sono in molti a ritenere che ben presto il distretto diventerà il nuovo centro per gli affari della capitale, sebbene si tratti di una zona trasandata che soffre, tutt’oggi, degli strascichi delle atrocità naziste.

Come arrivare nel quartiere ebraico

È possibile raggiungere il quartiere ebraico con la metropolitana M1 (gialla), la M2 (rossa) e la M3 (blu), se prendete la M1 e la M3 dovete scendere alla stazione di Deák tér, e proseguire a piedi su Károly körút verso Astoria. Se invece prendete la M2, dovrete scendere alla stazione Astoria.
Se viaggiate in bus quelli giusti sono il numero 7 o il 7A, se arrivate in tram il numero 47 o il 49.

Una volta qui, a pochi passi l’uno dall’altro avrete differenti che ricordano la storia ebraica:

La Grande Sinagoga, descrizione e storia.

La Sinagoga di Via Dohány è la più grande sinagoga d'Europa, offre infatti 3000 posti a sedere. La metà dei posti è a piano terra, mentre l’altra metà, nella galleria superiore. In passato uomini e donne erano separati gli uni dalle altre, ai primi erano dedicati i posti al piano terra mentre alle donne le gallerie.
Per le sue dimensioni e la sua capienza é la seconda sinagoga al mondo dopo quella di New York City; l’architettura bizzarra ma, allo stesso tempo, affascinante dell’edificio ha riscosso molto successo, tant’è che di lì in avanti furono molte le sinagoghe costruite nello stesso stile, persino la sopracitata sinagoga di New York. Si dice che gli architetti della sinagoga americana abbiano ricalcato fedelmente il miscuglio di stili adottato dall’olandese Ludwig Förster: un fantastico melting pot d’arte bizantina, romantica e moresca che regalano uno spettacolo unico ai visitatori.

La scelta di Förster fu dettata dalla convinzione che non era possibile identificare dei motivi e delle forme ebraiche tipiche; per questo l’ispirazione si basò su forme architettoniche che caratterizzano monumenti e rappresentazioni artistiche di gruppi etnici vicini al popolo d’Israele, tra cui gli Arabi.

La Grande Sinagoga ha una lunghezza di oltre 53 metri e una larghezza di 26,5 metri; si sviluppa su tre navate decorate, conta due balconi e, insolitamente per la cultura ebraica, un organo, strumento tipico della religione cattolica. Artisti come Franz Liszt e Camille Saint-Saëns hanno suonato l’antico organo, andato distrutto durante i bombardamenti nazisti. Oltre all’organo, all’interno potrete ammirare la maestria dell’architetto Frigyes Feszl cui si deve lo straordinario rosone sulla porta d’ingresso e i numerosi affreschi. Oltre alle maestose torri a catturare l’attenzione del visitatore all’esterno è il mosaico di mattoni a strisce bianche e rosse e le curate decorazioni in ceramica.

Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, oltre ad essere il rifugio per moltissimi ebrei – il quartiere era diventato ormai un ghetto- la Sinagoga ha subito danni gravissimi durante i bombardamenti tedeschi e nell’inverno tra il 1944-45 moltissime persone rifugiate persero la vita.

Gli anni della ricostruzione furono abbastanza pesanti per la nazione intera; soltanto all’inizio degli anni ’90 cominciò il restauro della Sinagoga, in parte finanziato dallo stato e in parte grazie a donazioni private tra cui quelle di Estée Lauder e Tony Curtis, entrambi di origine ungherese.

Cose da sapere

Il biglietto per l’ingresso costa 1400 Ft, 700 Ft per gli studenti di età inferiore ai 25, ed è gratuita per i possessori di “Carta Budapest”.

Prima di entrare nella Sinagoga è obbligatorio indossare la Kippah, il tradizionale copricapo ebraico.

Durante le celebrazioni è vietato entrare in Sinagoga ai gruppi di turisti, con spalle scoperte, con pantaloncini o minigonne, con qualsiasi tipo di borsa, con telecamere o videoregistratori.

Durante l’estate la sinagoga resta aperta dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 10 alle 18, il venerdì dalle 10 alle 15; in inverno dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 10 alle 16, il venerdì dalle 10 alle 14.
In entrambi i periodi è chiusa di sabato.

Nelle vicinanze possiamo trovare:

Il Museo ebraico ungherese, storia dell’Olocausto

Costruito tra il 1930 e il 1931, fa parte del complesso della Grande Sinagoga di Budapest. Sebbene occupi soltanto quattro camere, il museo è in grado di offrire una panoramica allo stesso tempo esaustiva e impressionante della lunga storia degli ebrei in Ungheria, specialmente dell’Olocausto.
Nelle sale è possibile ritrovare suppellettili della cultura ebrea, riconducibili sia alle celebrazioni ma anche alla vita quotidiana, che sono fortunosamente sfuggiti alla guerra e ai bombardamenti nazisti. Nonostante la mostra non sia organizzata in ordine cronologico, la visita sembra un salto nel tempo, a quei momenti in cui l’identità di un popolo era violentata senza remore. In effetti le diverse stanze si basano sulle diverse fasi della persecuzione: la privazione dei diritti civili, la proprietà, la libertà, la dignità umana, e l'esistenza. Questi argomenti sono introdotti e conclusi da due stanze adiacenti, la prima presenta la comunità ebraica ungherese e rom, mentre l’altra, attraverso una serie di documenti, fotografie e video, discute la liberazione, le questioni di responsabilità, e cerca risposte alle persecuzioni, semmai ve ne siano.

Cosa da sapere

Una visita al Museo costa 600 Ft ed è possibile durante gli stessi orari in cui è aperta la Sinagoga.

Parco della Memoria a Budapest

Situato nel cortile posteriore della Sinagoga, il Parco delle Memoria sorge sulle fosse comuni in cui furono tumulate le salme di più di 400.000 vittime del Nazismo. Il Parco, nato per onorare la memoria dei tanti deceduti tra il 1944-1945, ospita un’opera creata da Imre Varga nel 1989: una scultura in metallo che ricorda un salice piangente le cui foglie riportano i nomi delle vittime dell’Olocausto.

Se avete ancora tempo, non perdete: Il Tempio degli Eroi Il Cimitero Ebraico

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