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Praga: Ponte Carlo

Karluv Most

La leggenda, una delle tante che riguardano Praga, dice che di notte le statue del Ponte Carlo si animano per prendersi cura dei bambini della vicina isola di Kampa. In effetti, attraversando il ponte di notte, quando la folla dei turisti è chiusa nelle camere d'hotel, sembra che le statue siano diverse da come le abbiamo viste durante il giorno. Forse è la luce, o forse si sono davvero mosse.

Santi, Madonne, figure popolari e rossi d'uovo

Il Ponte Carlo è affollato, di turisti e di statue. Di giorno è il luogo dei pittori, degli artisti di strada, dei musicisti e delle bancarelle di souvenir. Di notte è il regno dell statue. Voluto dall'Imperatore Carlo V, unisce Stare Mesto, la Città Vecchia con Mala Strana, la Parte piccola. La sua costruzione iniziò nel 1357 ad opera Petr Parlér che mise la firma anche sulla Cattedrale di San Vito. Secondo un'altra leggenda, per difendere il Ponte dalle violente e ripetute piene della Moldava, alla calce per costruire vennero aggiunte i rossi d'uova fatti arrivare da tutte le campagne circostanti.Gli abitanti del paese di Velvary, temendo che le uova si rompessero durante il trasporto, inviarono delle uova sode, diventando per molto tempo gli zimbelli dell'intera Boemia.

Le statue

Il Ponte Carlo ricorda molto quello di Castel Sant'Angelo a Roma ma è molto più lungo: 500 metri sorretti da 16 piloni. Le numerose statue presenti oggi sono state poste sul ponte in modo progressivo, dalla data di costruzione fino al XVIII secolo e molte di queste sono riproduzioni degli originali conservati nei musei locali. Vi indichiamo quelle più belle e particolari.

San Vito
Partendo dal lato di Malà Strana la prima statua interessante è la seconda sulla sinistra: raffigura San Vito su un monte, imperturbabile anche se minacciato da serpenti e fiere.

San Giovanni Matha
Di fronte a San Vito un altro gruppo raffigura San Giovanni Matha, Felice di Valois e Ivo. Qui colpisce la figura chiamata Turek na Moste, il turco sul ponte che sta di guardia insieme ad una cane ringhioso nella cella dove sono tenuti prigionieri tre cristiani. Il gruppo venne ordinato all'artista Brokoff per onorare i santi fondatori dei Trinitari, l'ordine incaricato di liberare i fedeli dai musulmani.

San Vincenzo Ferreri, San Procopio e il cavaliere Bruncvik
Poco più avanti, sempre sulla destra, c'è il gruppo che raffigura Vincenzo Ferreri, San Procopio e un gruppo di pagani convertiti. Vicino a questo gruppo cè la misteriosa statua di un cavaliere, chiamato Bruncvik; si ritiene che sia stata eretta per festeggiare la conquista, da parte dei borghesi di Stare Mesto, del diritto di esigere la gabella per il passaggio sul ponte (1459)

San Giovanni Nepumoceno
Poco più avanti, ma sulla sinistra, c'è la statua di Giovanni Nepumoceno, la prima ad essere installata sul ponte. Stilisticamente è inferiore a molte altre che si trovano sul ponte, ma per i praghesi ha un forte significato simbolico. Si trova nel punto dove si ritiene che il santo sia stato gettato nel fiume. Raffigura questa scena e il momento della Confessione della Regina. San Giovanni, infatti, venne gettato nel fiume perchè non volle dire al re Venceslao cosa gli avesse rivelato la regina, sua moglie, durante la confessione. Qualche secolo dopo l'uccisione del santo, sarà ritrovata la sua lingua nel fiume, ancora rossa e con la carne viva. Da allora, il 16 maggio, la statua diventa luogo di pellegrinaggio da parte dei fedeli.

La Crocifissione
La terzultima statua sulla sinistra, quasi arrivati a Stare Mesto, è la Crocifissione che registra un altro episodio storico di Praga. Si racconta che l'iscrizione che potete leggere in basso in ebraico su una targhetta d'oro (c'è scritto Santo, Santo, Santo Dio") sia stata fatta pagare come punizione ad un ebreo che aveva disprezzato l'immagine passando davanti alla Croce. Sotto c'è un'altra targhetta dove la stessa frase è scritta in ceco, tedesco e latino.

Prima e dopo il ponte

Alla fine del ponte dal lato di Stare Mesto Carlo IV fece costruire la Mostecka Vez, una possente torre alta più di 40 metri, da molti considerata un vero capolavoro dell'arte gotica. Dal lato di Malà Strana, ci sono altre due torri che dovevano imitare la Mostecka ma non vennere mai concluse del tutto.

L'isola di Kampa

La leggenda del ponte Carlo dice che ogni volta che nasce un bambino sulla vicina Isola di Kampa, le statue si animano. L'isola si estende tra la Moldava e la Certovka, un (canale del diavolo) un braccio morto di fiume che un tempo alimentava i mulini ad acqua della città. Ci sono belle case tra cui Al Leon d'Oro e "Allo stivale bianco", dalla bellissima facciata roccocò.

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