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La Reggia di Versailles

La casa del Re Sole

Non si comprende l'espressione "Non è mica la Reggia di Versailles" fino a quando non si visita realmente il palazzo e il parco. Allora si resta stupefatti dallo sfarzo e si capisce che nulla al mondo è paragonabile a questa dimora dei sovrani francesi. La Reggia di Versailles è uno dei palazzi più belli del mondo, sicuramente uno dei più grandi.

Lo sfizio del Re

Versailles era solo un casino di caccia che Luigi XIII si era fatto costruire nel caso si trovasse a passare da Versailles. La piccola cittadina a 18 km da Parigi, fino a quel momento, era stata solo un posto pieno di foreste e stagni maleodoranti. Con Luigi XIV, il Re Sole, Versailles diventa il riflesso della potenza e delle vittorie miltiari di questo sovrano che governò per 72 anni. Alla sua morte, Versailles era diventato una Reggia. Luigi XIV non si trasferì a Versailles perchè amava la natura, la caccia e l'aria di campagna. A Parigi sI sentiva assediato, vedeva congiure dei nobili da ogni parte, così decise di portare la Corte nello spazio più raccolto di Versailles dove avrebbe potuto controllarli meglio. Luigi XIV sperperò a Versailles patrimoni impensabili per l'epoca; tutto per La Gloria, il principio attraverso il quale governava la Francia. Versailles è il riflesso immediato di questo sovrano e della sua personalità. La visita a Versailles è divisa in tre itinerari: il Castello, il Parco, il Trianon e per chi ha ancora tempo e forza, merita una visita anche la cittadina di Versailles.

Organizzare la visita a Versailles

Versailles è immensa e non si può vedere tutto in un giorno. Quindi, dovete scegliere in anticipo cosa vedere e organizzarvi di conseguenza: ci sono diverse entrate, seconda dei luoghi da visitare, così come diversi orari e biglietti. Di seguito vi indichiamo 3 itinerari con relative informazioni utili.

Gli appartamenti del Re, della Regina e il Salone degli specchi

C'è una simbologia molto forte in tutto il complesso del Castello. Luigi XIV si definiva Re Sole e considerava il suo corpo il "Celeste Corpo Reale". Le stanze sono intitolate ai pianeti e gravitano intorno al Salone di Apollo (Dio del Sole) che serviva da Camera del trono del Re. La visita di questo itinerario inizia dalla Cappella di San Luigi, bianca e dorata, capolavoro di Mansart (inventore della mansarda). Qui si celebravano vittorie, battesimi, matrimoni dei principi. Da qui si accede ai saloni dedicati ai pianeti: sono sette ed ognuno aveva una funzione particolare. Il salone dedicato a Diana contenva un biliardo, gioco in cui Luigi XIV era un campione. Seguono i saloni dedicati a Marte e Mercurio e subito dopo quello del Trono. La grandezza e lo sfarzo di Versailles si scoprono subito dopo, nel Salone degli Specchi che occupa l'intera ala che dà sul giardino. Per un contemporaneo gli specchi non sono un lusso; per un uomo del 1600, invece si. Costavano moltissimo ed erano una cosa rara; qui ce ne sono 17, uno di fronte ad ogni finestra. Il soffitto a cassettoni ricorda le vittorie di Luigi XIV contro le potenze nemiche, Spagna e Olanda. Gli specchi furono creati da un'officina voluta da Colbert per combattere il predominio di Venezia e Murano in questa arte. Il trattato di Versailles, che mise fine alla Prima Guerra Mondiale venne firmato in questa stanza. La Galerie des Glaces è seguita dal Salone della Pace e subito dopo da quello Della Regina. Questo salone, composto di 4 stanze, venne abitato da tutte le regine di Francia. In queste stanze sono nati, sotto gli occhi di cortigiani e servitù, 19 rampolli della Corono di Francia. La mancanza di privacy era legittimata dal sospetto che i Delfini venissero sostituiti nella culla da altri bambini. Proprio in questa stanza, mentre si pettinava i capelli, i rivoluzionari entrarono per portare via Maria Antonietta: erano i giorni di luglio del 1789. Continuando ancora si arriva al Salone delle Battaglie, galerie aperta nel 1837 da Luigi-Filippo. 33 dipinti affreschi illustrano le vittorie militari francesi, dal 496 al 1809. Nel salone ci sono 82 busti di uomini di guerra e 16 medaglie di bronzo in onore degli eroi morti per la Francia.

Informazioni per la visita
Aperto dal martedi alla domenica, chiuso il lunedi e durante alcune feste ufficiali di Francia. Orari di apertura
1 novembre - 31 marzo : dalle 9 alle 17.30 (Ultimo ingresso ore 17).
1aprile - 31 ottobre : dalle 9 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 18).
Costo del biglietto: vedi fondo pagina

Grande e Piccolo Trianon

Quando gli abitanti del Castello diventarono circa 20.000, Il Re Sole si fece costruire una residenza poco distante. Era il Grande Trianon, un palazzo in marmo rosa della Linguadoca e marmo verde dei Pirenei. Il sovrano seguì i lavori da vicino: volle un porticato per ammirare il Giardino che conosceva perfettamente ed era il suo vanto. Tutto il Trianon è un tempio consacrato all'arte del giardino. Gli affreschi vennero realizzati da pittori specializzati in botanica e il giardino conteneva circa 96.000 fiori e due milioni di vasi. Dopo la Rivoluzione il Grande Trianon divenne uno delle residenze preferite di Napoleone. Negli anni del 1960 Charles de Gaulle lo fece restaurare. Il Piccolo Trianon venne fatto costruire da Luigi XV, figlio del Re Sole, per incontrare segretamente la sua concubina favorita, Madame de Pompadour che purtroppo non vide mai la fine dei lavori.

Informazioni per la visita
Il Grand Trianon è aperto tutti i giorni.
Orari di visita
4 luglio- 31 ottobre 2006, dalle 12 alle 18.30
Dal 1 novembre al 31 marzo dalle 12 alle 17.30
Costo del biglietto: vedi fondo pagina
Il parco e i giardini
Non si riesce a credere che i giardini di Versailles erano in origine degli stagni maleodoranti. Spostando enormi masse di terreno e drenando immense paludi, André le Notre creò un percorso nella natura diviso in due assi principali. Il primo parte di fronte al Salone degli Specchi, con la fontana di Apollo che guida il carro del sole (allegoria di Luigi XIV) e continua con le immense vasche del Grand Canal. Qui navigavano realmente navi costruite a Venezia, negli arsenali di Francia e nel villaggio Petit Venise abitato da soli marinai e che si trovava in fondo al canale. Tutti i grandi scultori dell'epoca, compreso Bernini, parteciparono alla creazione delle sculture del giardino. I simboli della mitologia si confondono con le favole. Le 32 fontane corrispondono ad altrettante favole di Esopo. L'idea fu di Charles Perrault. Le statue sono circa 300, a cui bisogna aggiungere strani elementi, come il boschetto di conchiglie, il giardino di pietra e le stravaganti lampade.

Informazioni per la visita

Come arrivare a Versailles
A Versailles si arriva con la Linea C della Rer da prendere in direzione Versailles-Rive Gauche-Chateau. Dalle stazioni Montparnasse e Sain Lazare ci sono i treni della Snfc da prendere in direzione Versailles. Altre informazioni sono disponibili nella nostra pagina come muoversi a Parigi.

Biglietti
Ci sono tre tipi di biglietti:
Passepartout. Dà diritto a visitare tutto, palazzo e giardini. Costa 16 euro durante la bassa stagione e 25 in quella alta.
Billet Château. Dà diritto a visitare il palazzo e gli Appartamenti. Costa 16,50 euro.
Billet Domaine de Marie-Antoinette. Dà diritto alla visita al parco, al Grande Trianon, al teatro e ai vari giardini. Costa 8 euro.

La prima domenica del mese l'ingresso è gratuito

Dove comprare i biglietti

Potete trovare i biglietti direttamente a Versailles, ma aspettatevi file lunghissime, soprattutto se volete comprare i Billet Chateau. I biglietti sono in vendita anche alla FNAC e presso i punti vendita della Rete dei Musei Nazionali. Il consiglio è di spendere il doppio, comprare il Passepartout ed entrare al Palazzo. Poi se avete tempo guardate il resto.

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