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Provenza, visitare la Camargue

 

L'eterna lotta tra uomo e natura

La Camargue è un territorio in continua mutazione: la natura selvaggia spinge per prendere il sopravvento mentre gli uomini cercano di rendere questo luogo un posto in cui vivere. Tre forze modificano costantemente la Camargue: il Rodano, che con la sua foce occupa uno spazio di circa 800 kmq; il mare, che mangia le spiagge e cerca di rubare spazio alla terra; l'uomo, che da secoli cerca di adattare questo splendido luogo della Provenza alle sue esigenze. Il risultato è una terra eccezionale, affascinante, in cui si susseguono senza sosta stagni, paludi, campi di riso, cittadine, spiagge. Tutto sotto l'occhio indolente dei tori, dei cavalli bianchi e dei fenicotteri rosa.

 

Il Rodano

Non si può parlare della Camargue senza parlare del Rodano, che dopo migliaia di chilometri raggiunge il Mediterraneo formando il delta più grande d'Europa. Tra i due rami principali del fiume, il Piccolo e Grande Rodano, c'è la Camargue che quindi è un'isola, una gigantesca isola a forma di triangolo dove ai tre estremi ci sono le città di Arles, Le Grau-du-Roi e Fos-sur-Mer. Il Rodano riversa in Camargue milioni di metri cubi di detriti, che modicano continuamente il territorio, facendosi spazio senza sosta.

 

Cosa fare in Camargue

La natura è la protagonista assoluta di questo Parco Regionale di importanza mondiale. Possiamo dire che la Camargue è la natura in tutte le sue molteplici forme. Non accontentatevi quindi di una visita frettolosa ma dedicate a questa zona almeno 2-3 giorni del vostro soggiorno in Provenza. La Camargue offre di tutto: ci sono alcune splendide cittadine, come Saintes-Maries de la Mer, la cittadella fortificata di Aigues-Mortes, saline, risaie, escursioni a cavallo, passeggiate alla scoperta degli allevamenti di toro e, per chi la visita in estate, anche belle spiagge dove fare il bagno.

 

Dove dormire in Camargue

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Gli stagni, il mare e la costa

Nella parte interna della Camargue, prevale l'acqua dolce portata dal Rodano ed è più evidente l'intervento degli uomini che nel corso dei secoli hanno strappato al fiume territori per la coltivazione del riso, i pascoli, l'allevamento dei tori e la costruzione delle case. Quando ci si avvicina al mare il protagonista diventa il sale, come ad Aigues-Mortes bellissima cittadella fortificata che con il sale è diventata ricca. La Camargue ha 95 km di spiagge, alcune larghe fino ad un chilometro, altre cosi brevi che l'acqua salata penetra fino agli stagni, creando un ambiente unico.

 

Uomini e animali

Anche se tutti pensano che i veri padroni della Camargue siano i tori e i cavalli bianchi, il predominio è affidato a delle feroci zanzare che straziano i turisti durante i periodi più caldi. I Camarguais, i cavalli bianchi che tutti vedono nelle cartoline, sono una costante del paesaggio. E' facile incontrarli ed accarezzarli negli allevamenti a bordo strada. Sono molto mansueti, tanto da essere usati per le escursioni dei turisti. Lo vedrete brucare costantemente, ogni ora del giorno, d'estatenegli acquitrini e nelle terre incolte, d'inverno nelle impervie "sansouires", le steppe salate. Meno mansueti sono i tori, altri inquilini storici della Camargue, così importanti da essere i protagonisti del logo del parco. In Camargue con il termine "taureaux" si indicano indifferentemente tutti i bovini, siam maschi che femmine. Si allevano due razze a manto nero: la razza originaria della Camargue “Raço di biòu" e una razza originaria della Spagna, da combattimento, usata soprattutto per la “corrida”. A vegliare su tori, cavalli e pecore c'è il Gardian, molto simile al buttero della Maremma toscana che come un cowboy moderno va in giro per la Camargue sul suo cavallo bianco.

 

Informazioni pratiche

La porta di accesso alla Camargue è Arles, che si raggiunge seguendo le informazioni contentute nella nostra pagina dedicata ad Arles. Entrati in Camargue, la scelta delle cose da fare è infinita e dipende dalle vostre preferenze. Scaricate la cartina ufficiale della Camargue (3mb) in italiano e troverete l'indicazione dei punti più interessanti. Un'ultima raccomandazione: potete anche limitarvi a girare in auto, resta comunque una gran bella esperienza. Ma se volete scoprire la Camargue, bisogna andare a piedi. Quindi evitate anche i tour in jeep o su cavalli stanchi e sfruttati che vi offriranno i contadini locali e le agenzie turistiche.

 
 
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