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Hofburg Vienna: Sala delle Argenterie

La Camera delle argenterie e dei servizi da tavola di corte dell'Hofburg non è solo uno straordinario museo degli oggetti che servivano ad apparecchiare e decorare la tavola imperiale.

La Camera è il simbolo più evidente della ricchezza degli Asburgo, della loro potenza imperiale e del lusso di cui si circondavano, anche per gli oggetti più semplici. Raccoglie pezzi unici di inestimabile valore provenienti da ogni parte d'Europa usati durante cene e pranzi familiari e durante le grande occasioni di corte.

 

500 anni di pranzi e cene

La storia della Camera delle Argenterie inizia nel Quattrocento, quando gli Asburgo decisero di raccogliere tutti gli oggetti di valore e affidarli alla tutela del Gran maestro della Camera delle argenterie che se ne prendeva cura anche in viaggio, quando il servizio accompagnava gli spostamenti dei sovrani. Progressivamente la Camera delle Argenterie iniziò ad occuparsi non solo di oggetti preziosi e biancheria ma anche di Cucina, Credenza, Lavanderia, Cantina di corte, Camera delle argenterie e dei servizi da tavola di corte, Dispensa, Magazzino di corte della legna e del carbone e Deposito di corte dei lumi e delle candele. In pratica, la Camera aveva competenze su tutto quello che riguardava la mensa, riscaldamento degli appartamenti imperiali e l'illuminazione delle sale dell'Hofburg. Con la fine dell'Impero nel 1918, la collezione venne smembrata: una parte venne venduta mentre altri pezzi furono raccolti nel Museo delle argenterie o usati per la rappresentanza della Repubblica appena nata. Una visita alle sale vi farà scoprire un mondo scintillate di oro, argenti e tessuti preziosi ma anche la straordinaria capacità dei popoli europei di creare oggetti di grande bellezza.

 

Servizio Grand Vermeil

Durante le guerre napoleoniche anche i servizi della corte viennese erano stati fusi o venduti per ricavare denaro da spendere in guerra.

Questo non era accettabile per il decoro imperiale, quindi si decise di acquistarne uno nuovo. L'occasione fu il Congresso di Vienna del 1815, che doveva ridisegnare l'Europa dopo la caduta di Napoleone. L'imperatore Francesco II acquisto questo servizio che era stato originariamente creato a Parigi e Milano per il "grande nemico" Napoleone. Ovviamente riportava ancora lo stemma del generale francese, che l'imperatore d'Austria fece sostituire con le iniziali FIA (Franciscus Imperator Austriae). Il servizio Grand Vermeil, in argento interamente dorato, era stato realizzato per destinarlo a Napoleone Re d'Italia. Da questi il servizio passò a Eugenio de Beauharnais, figliastro di Napoleone e viceré d'Italia. Nell'ultimo secolo di vita dell'impero asburgico, il Grand Vermeil venne costantemente ampliato, portando il numero dei coperti da 40 coperti a 140, fino a raggiungere il peso complessivo di 1,2 tonnellate di metallo.

 

Le porcellane Imari

La grande tradizione della porcellona Imari, di provenienza giapponese, è degnamente rappresentata da molti pezzi straordinari del Seicento e Settecento. Gli elementi che compongono la collezioni hanno la particolarità di essere decorati con argento, che aveva un duplice scopo: proteggerle dagli urti durante gli spostamenti e dare al vasellame, di origine asiatica, delle forme più vicine alle tradizioni della tavola europea.

 

I servizi di bicchieri

Alla corte viennese amavano il buon vino, come testimoniano i servizi in cristallo. Alla corte arrivavano i vini di tutti i paesi dell'impero austro-ungarico ma i sovrani non si facevano mancare vini inglesi, francesi, italiani e spagnoli (Chablis, Sherry, Madeira, vari tipi di vini dolci Pinot, Bordeaux, champagne e vini del Reno). Una caratteristica del servizio sono i caratteristici bicchieri verdi per il vino del Reno. I servizi provengono quasi tutti dalle manifatture boeme che hanno e continuano ad avere una grande tradizione nella lavorazione del cristallo.

 

Il servizio Asburgo

Questo servizio fu ordinato alle Manifatture di porcellane di Vienna in occasione delle nozze fra l'arciduca Francesco Carlo e la principessa Sofia di Baviera (1824). E' un servizio da dessert detto Servizio Asburgo. Il servizio è decorato con ritratti di ex sovrani Asburgo, mentre i piatti da dessert recano le raffigurazioni di castelli e fortezze, la più celebre delle quali è quella di Habsburg, in Svizzera.

 

Il servizio degli argenti viennesi da tavola

Ancor'oggi nei banchetti ufficiali si usa questo servizio d'argento, detto Servizio degli argenti viennesi da tavola, acquistato dalla corte intorno al 1830 e costantemente ampliato fino allo scoppio della Prima guerra mondiale e alla caduta dell'Impero.

 

Il centrotavola e le decorazioni

Fino alla fine dell'800 l'Hofburg non aveva ancora l'elettricità. C'era poca luce e per illuminare la tavola si usavano ripiani specchiati e centrotavola di bronzo dorato sui quali si mettevano le candele in modo da aumentare la luce disponibile. Ci sono alcuni pezzi di straordinario valore, come il centrotavola all'egiziana, il centrotavola francese antico, il centrotavola milanese e il centrotavola francese nuovo

 

I piatti fiorati

Una legge della famiglia Asburgo prevedeva che ogni arciduca dovesse apprendere un mestiere normale. L'imperatore Francesco II (1768-1835) decise di diventare giardiniere e in onore di questa scelta, le Manifatture di porcellane di Vienna furono incaricate di realizzare due serie di piatti con decorazioni floreali.

 

L'imperatrice Maria Teresa

Fino alla fine del Settecento, anche per i reali di Vienna i servizi di posate non erano la regola. Gli invitati si portavano dietro le posate. Fu l 'imperatrice Maria Teresa che fece prepare un servizio in oro massiccio che veniva custodito dal sommelier e portato in tavola accompagnato da guardie che reggevano fiaccole.

 

L'imperatrice Elisabetta

L'imperatrice Elisabetta, più famosa come Sissi, aveva gusti particolari su tutto, anche per i servizi da tavola. Ad esempio, quello per la Fattoria a Schönbrunn, il servizio d'argento decorato di delfini per la villa Achilleion a Corfù e due servizi inglesi (Minton e Wegwood) decorati con animali e fiori. Per i suoi viaggi in nave Sissi usava semplice servizio in argento decorato sempre con un delfino.

 

Informazioni per la visita

Gli Appartamenti imperiali sono aperti al pubblico tutti i giorni dalle ore 9 alle 17 (luglio e agosto 17.30). Per la visita individuale si può richiedere un audioguida (in tedesco, inglese, francese, spagnolo, italiano e giapponese, ceco e ungherese). Il biglietto costa 10 € e include anche l´ingresso al Museo di Sissi e alle Stanze Imperiali.

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